All’interno della formazione di maggio 2017, EiMTech ha dedicato spazio all’area qualità di processo con il Seminario organizzato e gestito in collaborazione con l’azienda PRIAMUS- SVERITAL .
Il 11 MAGGIO presso le Aule della Presidenza della Facoltà di Ingegneria di Ancona, ha preso vita il Seminario spiegando il progetto Eimtech-Priamus sui sensori di pressione e temperatura nello stampo e le relative Prove di Laboratorio organizzate da EiMTech.
Come sempre, iniziamo con un doveroso ringraziamento alle aziende partecipanti, alcune oramai dalla consolidata presenza alla formazione, altre invece alla prima partecipazione, per un totale di 25 partecipanti.
Ad inaugurare i lavori è stato il Sig. Simonelli, responsabile commerciale Arburg per il centro Italia e co-ideatore del progetto, che ha presentato all’aula i risultati del progetto EiMTech (nato dalla collaborazione tra Arburg ed Università Politecnica delle Marche) di questi due anni di lavoro e le nuove attività che stanno nascendo all’interno del progetto come quella relativa all’utilizzo dei sensori in cavità all’interno dello stampo.
Durante la presentazione del progetto, oltre ai risultati conseguiti e alle attività espletate, le parole di Simonelli si sono soffermate sull’importanza di creazione di valore aggiunto, che prima di tutto deve scaturire dalla formazione e dalla conseguente crescita del fattore umano all’interno dell’azienda.
In seguito alla presentazione iniziale si è entrati nel vivo del seminario, la parola è passata quindi all’Ing. Natalini, Ricercatore della Facoltà di Ingegneria oltre che co-ideatore del progetto insieme al Sig. Simonelli, che ha guidato i partecipanti attraverso una panoramica sui primi test effettuati utilizzando lo stampo sensorizzato disponibile in laboratorio.
L’attività di ricerca è finalizzata a determinare qualitativamente e quantitativamente gli effetti di alcune variabili di processo sulle proprietà meccaniche e chimico-fisiche dei materiali polimerici.
Il controllo delle variabili sopra menzionate viene effettuato direttamente in cavità attraverso due sensori, uno di pressione e l’altro di temperatura, opportunamente posizionati nello stampo, che consentono di monitorare tutta la fase di riempimento della cavità e realizzazione del provino.
Lo stampo consente inoltre di ottenere sia simultaneamente che in maniera separata, 4 differenti provini, che saranno in seguito utilizzati per determinare le caratteristiche meccaniche del materiale, sia con prove statiche e quasi statiche (estrazione ) che con prove dinamiche (pendolo ed Hopkinson bar).
Sarà quindi possibile correlare i risultati delle prove ottenute con le condizioni di processo utilizzate nello stampaggio del provino e determinare l’influenza dei singoli parametri all’interno del processo di stampaggio ad iniezione.
Della determinazione delle proprietà chimico/fisiche del materiale, si occupa invece il SIMAU (Dipartimento di Scienze ed ingegneria della materia), anch’esso coinvolto nel progetto di ricerca sulle proprietà dei polimeri termoplastici e da sempre partner del progetto Eimtech.
VISITA IL LABORATORIO
Tornando al Seminario, di seguito mettiamo in evidenza brevemente quali sono stati i temi affrontati e le prove presentate passando la parola ai tecnici della Priamus -Sverital signori Stringaro e Dreher.
“Abbiamo cercato di trasmettere ai partecipanti i vantaggi oggettivi che questa tecnologia ci offre se supportata dall’ esperienza maturata nel mondo dello stampaggio ad iniezione e da un software all’altezza di un mercato sempre più esigente in termini di qualità e costanza di processo.
Per questo motivo ci siamo soffermati sulle varie soluzioni proposte da Priamus, partendo dal monitoraggio del processo e arrivando poi al controllo attivo, quindi dalla visualizzazione e interpretazione dei parametri rilevati in cavità, al bilanciamento dei sistemi d’iniezione ed il controllo dei principali parametri di processo.
Passo dopo passo, attraverso la presentazione e discussione di cases history, abbiamo dimostrato come PRIAMUS riesce ad offrire oltre a tutto ciò che riguarda il monitoraggio dei parametri di processo in cavità, un sistema di lettura e controllo della viscosità in cavità, per noi la selezione dei pezzi ritenuti “buoni” in base ai limiti di monitoraggio impostati, è solo l’inizio.
Qui un’immagine dei parametri relativi alla viscosità che come spiegato, rientra nelle funzioni del nostro primo livello di software oltre alla selezione pezzi buoni e non e il passaggio in postpressione basato sui parametri cavità.
Le slide successive mostrano gli effetti del nostro “CONTROL H”, il nostro sistema automatico di bilanciamento e controllo del canale caldo basato sul principio di rilevamento del fuso in cavità. Il risultato negli stampi multicavità ad esempio, è il riempimento omogeneo, fondamentale per avere particolari con le stesse caratteristiche .
In ogni cavità il tempo di riempimento è monitorato in tempo reale e l’interfaccia con la centralina di controllo del canale caldo o la pressa permette di bilanciare in maniera completamente automatica il vostro stampo
In questo caso dopo circa 20, cicli abbiamo raggiunto una differenza massima di riempimento tra le 4 figure di cinque millisecondi.
Al termine della mattinata siamo arrivati a parlare del software che noi chiamiamo “The revolution”, il CONTROL P ovvero il CONTROLLO dei principali parametri della pressa per mantenere costanti i livelli di viscosità in cavità, controllare il profilo di postpressione e il ritiro. Con questo software l’obbiettivo non è più stabilire se un pezzo rispecchia le caratteristiche da noi fissate , ma mantenerle inalterate nel tempo compensando le variazioni e le influenze causate da fattori esterni al nostro processo.
Nel pomeriggio abbiamo dedicato un po’ di tempo ai nostri sensori e alla tecnologia da noi utilizzata per la comunicazione tra sensori, il nostro controllo, la pressa e le periferiche ad essa collegate. Abbiamo sottolineato come le informazioni provenienti dai sensori siano “delicate” e facilmente influenzabili, motivo delle nostre scelte in merito a cavi e comunicazione.
Il seminario si è concluso con l’intervento del Sig. Stringaro (Responsabile Sverital per la divisione strumentazione Priamus ) che ha focalizzato l’attenzione su un punto in particolare: l’importanza di possedere una conoscenza approfondita del materiale che viene utilizzato in azienda per lo sviluppo dei propri prodotti, facendo accrescere in questo senso la cultura aziendale.
Concetto fondamentale che in Italia è ancora poco sviluppato rispetto ad altri paesi Europei. Uno degli obbiettivi del progetto EiMTech risiede proprio nel fatto di riuscire a trasmettere questa concezione e mentalità alle aziende che vogliono continuare a crescere e ad innovare, partendo dalla formazione del capitale umano.
Articolo news Priamus
Catalogo Priamus
Tutto lo staff di EiM Tech, in particolare l’ing. Natalini ed il sig. Simonelli, ringraziano i partecipanti al seminario per l’attenzione e la fiducia concessa; organizzare formazione e supporto tecnico per aziende che credono e puntano sulla qualità ci rende veramente orgogliosi.