E’ così che EiMTech ha voluto proseguire la sua “marcia” formativa: con il seminario sulle prove di laboratorio per materiali termoplastici, ospitato come di consueto dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona e frutto della nuova collaborazione nata tra il progetto EiMTech e Il Dipartimento di Scienze e Ingegneria della Materia, dell'Ambiente ed Urbanistica (SIMAU).
Dopo i due corsi sulla corretta gestione delle variabili di processo dello stampaggio ad iniezione, si è passati allo step successivo, con il controllo delle altre variabili che intervengono nella qualità del processo.
La giornata ha preso il via con la presentazione del progetto, dove il Sig. Simonelli ha introdotto ad un’aula gremita (ottima infatti anche questa volta l’affluenza al seminario), ed in particolare alle aziende che per la prima volta prendevano parte alla formazione, cosa significa EiMTech e cosa sta producendo questo tipo di collaborazione tra Università ed Arburg.
A seguire l’intervento del Preside della Facoltà di Ingegneria, l’Ing. Amodio, che ha dato il benvenuto a tutti i partecipanti, focalizzando l’attenzione sull’importanza della collaborazione tra Università e Industria, binomio che, ha affermato il Preside, deve avere come obbiettivo principale la crescita reciproca.
In seguito alla presentazione iniziale si è entrati nel vivo del seminario, che come accennato all’inizio, questa volta ha interessato l’area dei materiali e più in particolare la qualità “in incoming”. Qualità che, come ribadito dal Sig. Simonelli, è diventata oramai un elemento imprescindibile per la crescita e di conseguenza per il futuro di un’azienda.
La parola è passata quindi all’Ing. Natalini, che ha guidato i partecipanti presentando una panoramica delle proprietà dei polimeri termoplastici, concentrandosi in particolare sulle seguenti tre macro-aree: proprietà reologiche, proprietà termiche e proprietà meccaniche, collegandole con le prove di laboratorio attuabili su di esse. A proposito delle prove di laboratorio, mettiamo in evidenza come grazie alla collaborazione nata con il Dipartimento di scienze, EiMTech è in grado di fornire supporto tecnico alle aziende che faranno richiesta, potendo usufruire sia della fornitissima strumentazione di cui il laboratorio dispone, sia del personale altamente qualificato dell’università costituito da Professori, dottorandi e studenti. Durante il seminario è stata diramata la notizia che alcune prove sono state già eseguite e i risultati sono stati messi a disposizione delle imprese richiedenti.
Di seguito mettiamo in evidenza brevemente quali sono stati i temi affrontati e le prove presentate:
Proprietà reologiche. Per quanto riguarda questa area sono stati illustrati i principi di base della reologia dei fluidi non newtoniani, con particolare riferimento ai casi del reometro capillare e del Melt index, strumento base per il controllo in accettazione dei polimeri termoplastici. Proprio in merito al Melt index, l’Ing. Natalini ha illustrato le modalità di test ed ha spiegato il significato dei risultati ottenibili dalla prova stessa, con esempi di applicazioni pratiche al mondo dello stampaggio ad iniezione e illustrazione di casi studio e tecniche di indagine su particolari difettosi.
Proprietà termiche. In questa sezione sono rientrate le tecniche DSC (calorimetria a scansione differenziale) per la determinazione delle temperature di transizione vetrosa e di fusione, è stata una breve panoramica sulla spettoscopia IR, e infine sono state spiegate le prove Vicat e HDT, con particolare riferimento alla lettura ed interpretazione dei dati di alcuni datasheet proposti dai partecipanti.
Le aziende sono intervenute inoltre presentando quelle che sono le problematiche che loro stesse riscontrano nello svolgimento della normale attività aziendale, dalle quali sono scaturite interessanti proposte che saranno approfondite dai responsabili del progetto.
Proprietà meccaniche. L’attenzione si è poi incentrata sulle proprietà meccaniche dei polimeri, con particolare enfasi al comportamento viscoelastico dei materiali polimerici. Sono inoltre state illustrate le metodologie di test di trazione, compressione, flessione fatica e creep.
In questa fase inoltre sono stati presentati dei casi pratici e degli esempi di alcune prove eseguite internamente, a testimonianza di quanto sia già attiva la collaborazione con il laboratorio. La cosa non è passata affatto inosservata e alla vista dei risultati tangibili, in seduta stante sono arrivate molteplici richieste da parte delle aziende presenti al seminario. Le richieste sono state accolte dallo staff EiMTech, che ha già predisposto la loro analisi e gestione.
Il seminario si è infine concluso con una breve finestra sul futuro, all’interno della quale sono state presentate alcune nuove metodologie sperimentali di caratterizzazione di materiali con tecniche senza contatto e metodi inversi, in particolare il bulge test, il DIC (digital immage correlation) e il Virtual field methods, a cura del giovanissimo Ing. Badaloni. Quest’ultimo ha messo a disposizione le proprie conoscenze, frutto anche di un’esperienza di studi estera, spiegando a tutti qual è l’impegno attuale dell’Università nello sviluppo di metodologie “non tradizionali”, e quali sono le potenzialità a cui si può e, aggiungiamo noi, si deve ambire.
La giornata si è poi conclusa con la consegna degli attestati ai rappresentanti delle aziende che avevano partecipato alle passate edizioni dei corsi formativi.
Aggiungiamo inoltre che durante la giornata è stato anticipato il tema del prossimo seminario di formazione, che sarà sempre incentrato sulla qualità, andando ad analizzare però la gestione del controllo qualità sull’impianto (in macchina) ed anche la gestione del prodotto in uscita (metrologia, colorimetria, controllo funzionale).
Il seminario si terrà verso la metà di giugno, lasciando così nel prossimo mese un po’ più di spazio alle aziende, anche in vista dell’evento “Plast”, che si terrà a Milano dal 5 al 9 Maggio e a cui parteciperanno gli esponenti di EiMTech.
Concludendo vogliamo porre l’attenzione su un aspetto secondo noi fondamentale, e cioè sull’ottimo clima che era possibile respirare nel seminario dell’evento: la partecipazione “attiva” dei partecipanti, le domande, le curiosità, le richieste fatte, le problematiche portate alla luce ed in generale l’interesse dimostrato durante il seminario lasciano presagire che si sta facendo qualcosa di veramente utile per la crescita del binomio “Università – Impresa” del territorio marchigiano.