23 ottobre 2018 16:00
Fakuma non è riuscita quest'anno a bucare il tetto dei cinquantamila visitatori, attestandosi a quota 47.650 da 126 paesi, leggermente sotto le 48.375 presenze dell’anno scorso. In lieve crescita gli espositori, 1.933 provenienti da 40 paesi, quattro su dieci provenienti da fuori Germania (oltre un centinaio quelli italiani); del resto di più non potevano starci, avendo occupato gli stand anche gli atri di ingresso.
Numeri che testimoniano, al di là dei record, il successo di una manifestazione che non è più locale, nonostante una sede tutto sommato periferica (Friedrichshafen, sul Lago di Costanza) anche se non è in grado di rivaleggiare con la conterranea K, in programma l’anno prossimo a Düsseldorf.
Del resto le due manifestazioni sono molto diverse tra loro: Fakuma punta sulla specializzazione (soprattutto stampaggio tecnico), sull’integrazione della filiera, con produttori di materie prime, costruttori di macchine, ma offrendo ampio spazio anche ai produttori di semilavorati e componenti finiti, su un’area espositiva ancora visitabile nell’arco di una giornata. Una manifestazione più raccolta, quindi, anche se negli anni ha perso un po’ della patina di fiera in cui ci si può intrattersi con gli espositori in un clima di relativo relax. Laddove il K, nella sua imponenza e vastità, può suscitare soggezione nel visitatore alla sua prima esperienza in Fiera.
Fakuma è diventata con gli anni anche la fiera dove i costruttori di presse, stampi e attrezzature di stampaggio riservano il lancio delle novità quando il K è ancora lontano dai riflettori, togliendo inevitabilmente visibilità alle altre esposizioni europee di settore.
Per quanto concerne novità e tecnologie in mostra, vi rimandiamo ai numerosi articoli che stiamo pubblicando ormai da qualche mese e che seguiranno ancora per alcune settimane (leggi qui).
P. E. Schall, che organizza fin dalle origini l'evento, ha già fissato le date dell’edizione 2020, che si terrà dopo la parentesi del K2019: la ventisettesima Fakuma è in programma dal 13 al 17 ottobre 2020, come sempre sulle sponde del Lago di Costanza.
Antonio Simonelli